Una ragazza di 22 anni è stata sequestrata e vessata a Bologna. Quattro le persone arrestate.
BOLOGNA – E’ finito l’incubo di una ragazza di 22 anni, sequestrata e vessata a Bologna nei mesi scorsi. Il blitz della Polizia di Stato, su ordine della Procura, è scattato nella giornata di giovedì 6 maggio. In manette sono finite quattro persone, tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare di etnia rom.
Per loro l’accusa è di sequestro di persona e riduzione di servitù. A denunciare l’accaduto è stata proprio la giovane lo scorso febbraio. Da qui l’indagine e i fermi.
La ricostruzione
Un incubo iniziato a gennaio dopo aver conosciuto un ragazzo in chat. La giovane è arrivata in Italia per sposarsi con un viaggio pagato dallo stesso ragazzo.
Dopo il suo arrivo a Bologna è iniziato il suo incubo. Le sono stati sottratti telefono cellulare e il passaporto e la famiglia l’ha ridotta in schiavitù. La 22enne si occupava dei lavori domestici, accudiva il cane, ma veniva anche percossa con calci e pugni e le davano da mangiare solo una volta al giorno. Vessazioni accompagnate con alcune minacce.
La denuncia
Un incubo che è finito lo scorso febbraio quando ha deciso di denunciare. In un primo momento, come riportato da Il Resto del Carlino, per l’esasperazione ha bevuto detersivo per la lavatrice ed è finita in ospedale per i dolori. A chiamare il 118 è stata proprio la famiglia di etnia rom per paura di un contagio da coronavirus
Nel nosocomio ha trovato il coraggio di raccontare quanto successo e far partire l’indagine. L’inchiesta si è conclusa con il fermo delle quattro persone. I minorenni sono stati portati in comunità, tutti gli altri in carcere. Gli accertamenti sono ancora in corso per ricostruire l’accaduto e capire se in passato ci sono stati altri episodi simili.